Dio è per tutti (Italian Edition) by Swami Kriyananda & Paramhansa Yogananda

Dio è per tutti (Italian Edition) by Swami Kriyananda & Paramhansa Yogananda

autore:Swami Kriyananda & Paramhansa Yogananda [Kriyananda, Swami & Yogananda, Paramhansa]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Ananda Edizioni
pubblicato: 2010-09-20T07:00:00+00:00


CAPITOLO 8

L’AFFINAMENTO

DELLA CONSAPEVOLEZZA

Se Dio è per tutti, allora perché la religione, che ha lo scopo di attrarre molte persone, non è più adatta del sentiero spirituale alla ricerca di Dio? La risposta è che non si tratta di una questione di popolarità. Il sentiero spirituale è per chi cerca Dio coscienziosamente e vuole fare ben più che adorarLo: vuole sperimentare Dio, vuole amarLo. Gli ecclesiastici amano espressioni come “la Bontà Perfetta!”, “l’Onniscienza Suprema!”, “l’Onnipotente Sovrano dell’universo!”, che incutono timore reverenziale. Bruciano incenso, suonano rumorosamente campane e campanelle e intonano inni solenni con parole incomprensibili alla maggioranza. Un sacerdote, in India, mi spiegò una volta perché sia necessario fare tutto quel rumore. «Dio è sordo» mi disse. «Dobbiamo fare un gran baccano per attirare la Sua attenzione!».

La religione formale non offre il semplice concetto di Dio proposto in questo libro. Tutti vogliono la beatitudine, ma la maggior parte della gente la immagina come una sorta di felicità esteriore. Dio è per tutti, ma la vera domanda è questa: tutti sono per Dio? La religione stessa, così come viene comunemente insegnata, promette la felicità (di nuovo, una felicità esteriore) in paradiso. La religione è come il masso in mezzo a un torrente, che può aiutarci a fare un passo avanti verso la riva della perfetta consapevolezza; la spiritualità, invece, è il ponte che collega una riva all’altra.

Durante tutto il lungo viaggio che l’anima compie lontano (in apparenza) da Dio, la sua unica realtà costante è la consapevolezza dell’individualità. Solo il Sé esiste. Quando la Beatitudine Cosciente ha creato l’universo, ha proiettato la Sua coscienza. Nel fare ciò, ha assunto un’infinità di punti di consapevolezza, simili a piccoli riflessi di luce solare che scintillino su frammenti di vetro. L’anima è Spirito individualizzato; nella nostra vera natura, quindi, noi siamo beatitudine. Il nostro ego è una manifestazione della beatitudine; tuttavia, poiché la sua attenzione è rivolta all’esterno, l’ego sperimenta spesso solo un barlume di quella beatitudine.

Dalla materia apparentemente inanimata alla vita dinamica, ogni cosa è un’espressione di Dio. Jagadis Chandra Bose, il grande fisico indiano, scoprì grazie a degli esperimenti che le cosiddette sostanze inanimate rispondono agli stimoli in modo molto simile ai tessuti viventi. Nel suo discorso d’inaugurazione al Bose Research Institute, che egli stesso fondò a Calcutta nel 1917 (lo stesso anno in cui fu fatto cavaliere), lo scienziato descrisse i risultati dei suoi esperimenti:

«Una reazione universale sembra riunire i metalli, le piante e gli animali sotto una legge comune. Tutti mostrano gli stessi fenomeni di stanchezza e di depressione, la stessa possibilità di recuperare le forze e di raggiungere stadi di esaltazione, nonché la permanente mancanza di reazioni associata alla morte».1 La fatica e la depressione, così come la sofferenza e la felicità, sono soggettive. Non potrebbero esistere senza la coscienza.2

La persona media si identifica con il proprio ego e valuta ogni altra cosa in relazione ad esso. Sentendosi dire che l’ego è un’illusione, protesta: «Non può essere vero! Vuoi che non conosca me stesso? Io sono proprio questo corpo e questa personalità!».



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